Riparazione di un NO.1 M2 Rugged Smartphone

Mi è stato portato uno smartphone Android rugged della NO.1 modello M2 in laboratorio per una riparazione.
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Trattasi in sostanza di un telefono con un buon rapporto qualità\prezzo, rugged perché resistente all’acqua e alla polvere (IP68), cadute, alte temperature ed altro.
Le caratteristiche tecniche sono più che sufficienti per il tipo di uso per cui è stato concepito, ottimo per chi lavora in condizioni ambientali particolari, per l’escursionismo, per lo sport, monta infatti un processore MTK6582 quad core da 1.3GHz, 1GB di RAM ed 8GB di memoria interna (espandibile tramite microSD), display da 4.5″.
Non essendo una recensione al prodotto vi rimando alla NO.1 M2 per maggiori informazioni.Il dispositivo in questione è funzionato correttamente per i primi mesi, per poi presentare un problema piuttosto grave: non appena si cercava di effettuare o ricevere una chiamata il telefono si riavviava.
Dopo aver effettuato i primi semplici test come spostare la SIM dal vano principale al secondo (è un dual-simcard), sostituzione SIM con un altro operatore e ripristino ai dati di fabbrica, ho contattato il venditore per ottenere l’assistenza post-vendita e\o la relativa garanzia.

Il venditore cinese e del tutto impreparato ha contattato a sua volta NO.1, la risposta dell’assistenza tecnica è stata desolante: “Deve ripristinare ai dati di fabbrica, se continua a presentare il problema aprirò un RMA per il ritorno in fabbrica, se lo tengono 3 mesi”
Il telefono è stato riconsegnato dopo svariati mesi e…. è come prima! Non è stato riparato.
Dubito che valga le pena rispedirlo nuovamente ed attendere altri 3 mesi, ma questo è lo scotto da pagare per la mancanza di un centro assistenza italiano o europeo.

Ho quindi deciso di fare una rapida verifica del telefono sperando di localizzare il danno hardware, aperto il telefono localizzo il difetto in pochi secondi: la batteria oltre ad essere di pessima qualità ( da specifiche riportano 2400mAh >:-> ) è gonfia!
Oltre alla pessima qualità costruttiva di alcune celle, con molta probabilità il rigonfiamento è dovuto allo stoccaggio in qualche magazzino per un lungo periodo ad una tensione troppo bassa.
Impossibile cercare di ottenere un ricambio originale, NO.1 non ne fornisce, l’unica speranza è di localizzare un altro prodotto cinese similare che ne condivide la batteria… ma vale la pena re-installare una batteria identica?

Ho quindi localizzato una batteria di dimensioni similari e l’ho trovata in una EB535151VU, in sostanza una batteria per un Samsung Galaxy S Advance GT-I9070.
Dalla batteria originale fuoriuscivano i classici 3 cavi: nero-rosso per la tensione di 3.7V e il verde centrale che con molta probabilità è un classico termoresistore. Il problema è proprio quest’ultimo: per qualche forma di controllo il telefono senza questo non si accende e non ricarica del tutto.
Dopo una serie di tentativi vani e non avendo voglia di leggere i valori della resistenza nelle varie fasi, ho optato per la rimozione del circuito di controllo dalla batteria originale e l’ho saldato direttamente sui poli della batteria Samsung cercando di minimizzare lo spazio occupato dalla modifica, chiaramente ho applicato dell’isolante per evitare contatti pericolosi.


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