Ottenere promozioni Telecom Italia? Meglio partecipare al Takeshi’s Castle.

Sebbene questo non sia il mio blog, ma un sito di tipo principalmente elettronico ed informatico, ho deciso di affrontare una tematica che riguarda me e Carlo in prima persona per condividere un’esperienza negativa e dare qualche spunto e suggerimento per chi si trova nella stessa situazione.

Takeshi's Castle

Ecco quello che sta succedendo: In sintesi a causa di errori amministrativi di Telecom Italia, relativi alla gestione della domiciliazione bancaria, è da dicembre 2014 che sto aspettando degli sconti a cui ho diritto. Nessuno mi dice chiaramente i motivi, non ho ancora mai trovato un operatore che ci tenga a risolvere il problema seriamente, né tramite telefono, né tramite Twitter. Non riconoscono che il problema è stato causato da Telecom, dalla sua cattiva gestione delle segnalazioni e dei reclami, e sembra che quando li contatti, non abbiano mai presente la situazione completa. Mi sono vista costretta a rivolgermi al Corecom di Torino pochi giorni fa, per ottenere un rimborso e l’applicazione dell’offerta a cui ho aderito, e sto pertanto aspettando la mossa di Telecom..
Sottolineo che non è una questione solo di soldi, perché mi rendo conto che si tratta di cifre non così importanti, ma di giustizia, perché trovo assurdo che non si riesca a far valere i propri diritti con un’azienda come Telecom Italia, che dovrebbe curare gli interessi dei suoi clienti.

Se volete leggere i dettagli del problema, eccoli passo per passo:

A settembre 2014, sul sito di Telecom Italia ho trovato un’offerta molto allettante: la promozione TIM Smart che prevede Fisso e mobile comprensivi di ADSL e internet sul cellulare, con un costo di soli 39€ al mese. Inoltre per i primi sottoscrittori l’offerta prevedeva uno sconto di 10€ al mese sulla bolletta, per un anno intero.

Così ho fatto, perché ho pensato e continuo a pensare che sia un’ottima offerta! Per l’attivazione della promozione viene richiesto un contributo UNA TANTUM di € 30,00, chiamato Contributo Smart, che risulta gratuito qualora venga attivata la domiciliazione bancaria entro 90 giorni dall’attivazione del contratto.

A novembre 2014 riesco ad ottenere sia la Sim per il cellulare, sia la linea telefonica fissa, e l’offerta Tim Smart a regime. Pertanto mi attivo subito con la richiesta di domiciliazione bancaria: stampo dal sito di Telecom Italia il modello di richiesta, compilo i dati del mio conto corrente e invio tutto via fax al 187.

Ecco il primo ostacolo: il mio conto corrente è aperto alle Poste Italiane. Perciò passano un paio di giorni e vengo contattata da un operatore Telecom che mi comunica che, avendo un conto Bancoposta devo necessariamente recarmi all’ufficio postale e far fare la richiesta a loro. Apro una parentesi: precedentemente avevo attivato un Rid dell’utenza telefonica Infostrada e tutt’ora ho Rid attivi per Eon e Enel Energia, il tutto senza alcun tipo di ostacolo. Pertanto non riesco a concepire come mai un colosso come Telecom Italia non riesca a gestire automaticamente tale domiciliazione. Ora, l’ufficio postale nella mia zona è aperto solamente al mattino, pertanto, lavorando, non posso esattamente prendere ferie per recarmi alla posta. Scelgo un’alternativa. Vedo sul sito 187 la possibilità di inserire una richiesta di domiciliazione bancaria indicando un correntista differente dall’intestatario della bolletta.  Voglio ben sottolineare questo concetto, perché è la causa di tutti i problemi che ho avuto in seguito: purché con il circuito SEPA, in vigore da più di un anno, non sia possibile attivare un RID su un conto intestato ad una persona differente dall’intestatario dell’utenza, Telecom ancora oggi permette di inviare tale richiesta. Perciò, ignara di quanto sopra descritto, decido di indicare sul sito le coordinate del conto corrente di Carlo, visto che è aperto presso Banca Intesa.. Non lo avessi mai fatto!

…. Passa del tempo, durante il quale mi arriva la prima bolletta che non risulta ancora domiciliata, e chiamo il 187 per capire se vedono attivo il RID: non mi sanno rispondere. Mi dicono “Signora stia tranquilla, che se ha inviato la richiesta da pochi giorni sicuramente è ancora in elaborazione.. Ci vuole un pochino di tempo.” Perciò sto tranquilla..

Sito 187 attivazione RIDIntanto monitoro la situazione sul sito di Telecom Italia, sulla mia area cliente, e vedo che il RID è “in corso” e se faccio un controllo più approfondito, come si vede dall’immagine, sembra tutto a posto: la domiciliazione sembra essere attiva.

Peccato che a febbraio 2015 (stanno per scadere i 90 giorni di cui parlavo prima per lo sconto del contributo Smart) ricevo la bolletta di un costo esorbitante e non ancora domiciliata sul conto: ben € 127,99 contro € 58,00 che dovrei pagare stando alla promozione… Mi ritrovo questi addebiti:

  • Contributo mensile di Tim Smart per intero (€ 39,00 al mese) anziché scontato di 10€;
  • Un’offerta per chiamate illimitate attivata a € 10,00 al mese, da me MAI richiesta;
  • Addebito del contributo SMART di € 30,00 per mancato RID

Perciò, abbastanza alterata chiamo il 187 per chiedere chiarimenti: fortunatamente mi disattivano subito l’offerta non richiesta, ma per le altre problematiche mi rispondono che mi devono far richiamare dal reparto amministrativo, perché non riescono a fare nulla dal centralino. Questa risposta continuerà a sembrarmi una barzelletta considerando che siamo quasi a giugno, e la chiamata non è mai arrivata ….

Provo ad inviare un reclamo dal sito 187, ricevendo come risposta “deve attendere chiamata di un operatore amministrativo”. Chiamo io il 187, spiegando nuovamente la situazione, ma l’operatore mi risponde che per la mancata domiciliazione, il contributo Smart e lo sconto del canone (tutti connessi tra loro a quanto dice) “devo attendere la chiamata di un collega del reparto amministrativo.”

Arriviamo a marzo 2015, senza alcuna chiamata da parte di Telecom. Richiamo il 187 per sollecitarli, e non soddisfatta provvedo a contattarli tramite il canale Twitter dove ho un botta e risposta “ridicolo” con un operatore che sembra non essere interessato a risolvere la mia situazione. Lascio a Voi giudicare la conversazione perché ha dell’incredibile.. E sottolineo che non era una conversazione privata, ma accessibile a chiunque abbia un account Twitter. La soluzione finale comunque rimane “attendere la chiamata del famigerato reparto amministrativo.”

Passano un paio di giorni e ho nuovamente uno scambio di informazioni tramite Twitter, che sembra sempre più assurdo. Riesco però finalmente a capire che il RID è bloccato, in attesa di risposta dalla banca. Mi chiedo come mai nessuno mi ha mai detto nulla a riguardo, viste tutte le mie chiamate e richieste di risoluzione, da dicembre a questa parte. Contatto perciò la banca la quale mi dice che per i RID va tutto in automatico, la banca non deve fare proprio nulla. Se non è ancora attivo, è Telecom che non ha fatto le cose correttamente. Intanto la bolletta famigerata scade e io decido di non pagarla finché non ho la sicurezza di ottenere un rimborso. (Scelta sbagliata, ma me ne accorgo purtroppo troppo tardi)

Pochi giorni dopo, siamo sempre in marzo 2015, decido di mandare alcuni fax di reclamo, spiegando nuovamente le mie ragioni e chiedendo un loro, Finalmente ricevo una chiamata di Telecom: peccato che sia del reparto dei solleciti di pagamento.. Ma sentite cosa m viene detto! L’operatore è stato gentilissimo, mi ha comunicato che avevo una fattura scoperta, e alla mia risposta:”Guardi lo so, ho inviato svariati reclami per errata fatturazione.”, lui con tutta la gentilezza del mondo mi risponde “Signora, non si preoccupi, in questo caso verrà ricontattata da un collega che le riporterà il totale corretto da pagare!” … Sempre più assurdo… Questa comunicazione non avverrà MAI..

Intanto io invio continuo a tampinare il 187 con svariati fax di richiesta ricontatto e arriviamo ad aprile 2015..

… Mai nessuna risposta da loro, solamente mie continue telefonate e miei fax.

A questo punto decido di richiamare la banca per capire se riusciamo a ottenere qualche informazione in più: scopro soltanto ora quello di cui parlavo precedentemente, ovvero che non è assolutamente possibile attivare un RID su un conto intestato ad una persona diversa dall’intestatario della bolletta. Con mio stupore, chiamo Telecom e spiego all’operatore quello che mi riferisce la banca, soprattutto lamentandomi del fatto che loro permettono di farlo! L’operatore sembra stupito, e mi invita a ricontattare la banca ma ribadisco che ormai è da un anno che non funzionano più queste procedure, da quando è entrato in vigore il sistema SEPA! Possibile che Telecom non è a conoscenza degli aggiornamenti apportati dal circuito SEPA???

Decido quindi di prendere di petto la situazione, richiamo il 187 chiedendo consiglio all’operatore su come muovermi, perché voglio dirottare la domiciliazone sulle poste, ma nel contempo non voglio perdere il diritto agli sconti. L’operatore non sa cosa rispondermi e mi consiglia di revocare il RID dalla banca e poi recarmi all’ufficio postale per procedere alla nuova attivazione. Ricordo ancora bene le sue parole “Non si preoccupi, il sistema ha registrato dal dicembre 2014 la sua richiesta di domiciliazione bancaria, i problemi che ci sono stati successivamente non sono dipendenti da lei, quindi gli sconti non li perde”.. Ovviamente non me lo ha messo per iscritto…. Se ne è guardato bene!

Quindi nel giro di due giorni faccio tutto, con non poca fatica, perché sembra che alle poste non sappiano fare mai niente… riusciamo dopo circa un’ora, a compilare un modulo per la domiciliazione, che viene trasmesso direttamente da loro a Telecom, e che comunque non andrà mai a buon fine….

Dopo qualche giorno, senza alcun avviso, mi staccano la linea telefonica per morosità. Li chiamo, molto alterata dalla situazione e dal disagio che mi stanno creando durante questi mesi e l’operatore, capendo la situazione, mi riattiva la linea nell’arco della giornata con la promessa di pagamento immediato della fattura scaduta.

Non avendo però ancora notizie dal reparto amministrativo, che a questo punto sembra essere solo un elemento di qualche credenza popolare comparabile agli unicorni, seguo il consiglio di un amico e scrivo a Telecom, minacciando di contattare CORECOM di Torino, se non avessi ricevuto alcuna risposta.

Ecco quindi arrivare questa bella lettera, che mi dice in sostanza che non ho diritto a nessun rimborso in quanto non ho attivato la domiciliazione entro 90 giorni e che avrei dovuto aderire alla promozione con lo sconto, nel periodo della promo…
Sembra di partecipare ad una corsa ad ostacoli con un conto alla rovescia e Telecom Italia che fa di tutto per evitare che si arrivi alla fine della gara.

Perciò mi affido seriamente al Corecom di Torino, inviando a loro tutta la documentazione e chiedendogli aiuto. Hanno già iniziato a gestire la mia pratica, inviando una convocazione presso i loro uffici di Torino, direttamente a Telecom, per poter avviare una conciliazione.

Intanto il rid di bancoposta, dopo circa 20 giorni, non è ancora attivo. Durante questi 20 giorni ho deciso di aprire un conto corrente presso ING Direct. Il conto si è già attivato, ho già inviato la richiesta di domiciliazione di telecom e nel giro di una settimana la domiciliazione è andata a buon fine!

Vedremo come si concluderà… Vi terrò aggiornati.

Intanto quello che posso dire è:

  • Se avere un conto corrente Bancoposta scordatevi la domiciliazione bancaria con Telecom Italia;
  • Pagate sempre tutte le bollette di Telecom Italia, altrimenti vi sospendono la linea senza neanche avvisarvi;
  • Diffidate da tutti gli operatori: vi devono mettere per iscritto tutto quello che vi promettono perché se non lo fanno, vuol dire che stanno mentendo o non possono assicurarvelo..
  • Tenetevi traccia di qualsiasi cosa fate con loro! Dovete avere delle prove per combattere!
  • Fatevi sempre dare numero operatore, nome e cognome: avranno meno interesse a darvi informazioni sbagliate se sanno che voi avete i loro riferimenti!

Questo articolo è in evoluzione. Rimarrà su questo blog finchè non arriveremo a una risoluzione.

Se non sarà risolta la questione, rimarrà cosi e probabilmente cambierò operatore telefonico, anche se preferirei evitare.

Se al contrario si risolverà, rimuoverò tutti i passaggi, trarrò le dovute conclusioni trasformandolo in un insieme di suggerimenti per tutti coloro i quali si ritroveranno in condizioni simili, per poter affrontare al meglio questa fantomatica amministrazione di telecom.

 

***AGGIORNAMENTO 28 maggio 2015

Oggi pomeriggio ho invitato Telecom Italia alla lettura di questo articolo, tramite Twitter, e guardate un po’ che tipo di assistenza ho ricevuto.. Purtroppo continuo a pensare che nessuno ha interesse a capire e risolvere i nostri problemi.. Non hanno praticamente letto nulla.

Attendo quindi come procederà il Corecom, visto che la pubblicità negativa sembra non interessare..

***AGGIORNAMENTO 11 giugno 2015

Questa giornata segna finalmente una svolta al mio reclamo Telecom Italia. Durante i giorni scorsi ho continuato ad attaccare Telecom tramite cattiva pubblicità, sia sul fronte Twitter che sul fronte Facebook. Ho continuato a condividere il link a questo articolo e a far capire che avevo perso la pazienza, prendendoli anche un po’ in giro, dicendogli che non era possibile attendere 7 mesi per ricevere da una società di telecomunicazioni, una semplice chiamata dal reparto competente.. Beh credeteci, alla fine la mia insistenza ha smosso le acque e hanno risolto tutto.
Mi hanno comunicato tramite conversazione privata su Facebook, che mi rimborseranno sul primo conto telefonico utile, tutto quello che chiedevo (e che mi spettava di diritto).
Ho già provveduto a scrivere al Corecom, avvisando che è stata risolta la controversia e non é più necessaria l’udienza presso i loro uffici di Torino per la conciliazione.

Resto quindi in attesa di ricevere i prossimi conti telefonici per avere la certezza che quanto mi hanno promesso, venga mantenuto e aggiornerò l’articolo di conseguenza.

7 commenti su “Ottenere promozioni Telecom Italia? Meglio partecipare al Takeshi’s Castle.”

  1. Ho anch’io problema tra Telecom e BancoPosta per domiciliazione da 1 anno e tre richieste ufficiali non è ancora attivata e continuano a giocare a ping pong con me che sono la pallina scaricandosi le colpe! Che faccio?

    1. Aurora Quartagno

      Il RID Bancoposta delle bollette Telecom Italia è uno dei grandi misteri che l’uomo non è ancora riuscito a risolvere..
      Io, per ovviare al problema, ho aperto un conto corrente ING Direct e nel giro di pochi giorni il RID si è attivato.
      Il mio consiglio, può essere quello di affidarsi al CORECOM della Sua Regione: si tratta di un ente preposto per le controversie con gli operatori di telecomunicazioni. Per quel poco che ho visto, posso dire che sono subito pronti a prendere in considerazione i problemi dell’utente, e si occupano loro in primis a contattare l’azienda per risolvere pacificamente la problematica. Per quanto mi riguarda, sono riuscita a risolvere le cose prima dell’incontro per la conciliazione, ma so di persone che, grazie a Corecom, hanno ottenuto quello che spettava loro.
      Altri consigli utili sono di tenere un tracciato cronologico di tutti i contatti con il servizio clienti (telefonici, via mail, via social netword, etc) e chiedere sempre il nome e il numero dell’operatore che le sta fornendo assistenza.
      Spero di averle dato qualche spunto in più.

      1. grazie per il consiglio anche se per occuparsi del mio problema il corecom mi farà spendere sicuramente qualcosa sperando che la cifra non superi il risparmio del costo dei bollettini ormai mensili che arrivano! speravo ci fosse un ricorso magari a livello nazionale di qualche associazione dei consumatori che raccogliesse le denunce contro bancoposta perchè penso sia colpa loro che devono sborsare le cifre e non telecom che le prende sicure e nei tempi previsti oppure sono daccordo e si spartiscono 1.20€ di chi paga con bollettino? in Italia tutto è possibile! grazie la saluto cordialmente

    2. Avevo la domiciliazione presso Unicrediti e sono passato ad un conto bancoposta e precisamente contoclick e il trasferimento di domiliazione è avvenuto senza alcun problema.

  2. Anche se è passato quasi un anno vorrei commentare ugualmente, visto che altri come me potrebbero leggere queste pagine avendo problemi simili…allora il concetto “pagate sempre le bollette” è totalmente sbagliato: la regolamentazione per la tutela dei diritti del consumatore prevede che si possa pagare la bolletta per l’importo ritenuto corretto (consigliabile attivarsi con molto anticipo rispetto alla scadenza della bolletta). Questo si può fare pagando il gestore con bonifico bancario (gli si chiede l’iban senza dirgli che volete pagare parzialmente la bolletta…ma per esempio ditegli che vi è più comodo pagare con bonifico) oppure compilando un bollettino in bianco alla posta, scrivendo nella causale il numero della bolletta e della linea telefonica – il nome di chi esegue il pagamento meglio che sia l’intestatario effettivo del contratto. Poi si invierà tempestivamente reclamo al gestore (con la copia della ricevuta di pagamento parziale) motivando il rifiuto a pagare la bolletta per intero (il reclamo si può inviare da una casella di posta certificata comodamente da casa oppure con raccomandata). Il gestore NON è autorizzato a sospendere la fruizione della linea fino a quando la controversia non viene “definita” (loro possono riconoscere i loro errori e riparare entro 30 giorni, altrimenti si va al Corecom che NON costa nulla, in alcuni casi si può chiedere il rimborso delle spese per recarsi all’udienza e non è obbligatorio essere assistiti da un’associazione di consumatori): se la linea è stata tolta prima della definizione della controversia, è previsto un rimborso per ogni giorno di sospensione e alcune volte si può scendere a patti per ottenere qualcosa di più con la promessa che il cliente non proceda oltre il tentativo di conciliazione (il passo successivo viene svolto dal Corecom che emette giudizio – appunto, definisce la controversia – stando ai regolamenti, successivamente si può andare al Tribunale se non soddisfatti).
    E’ importante conoscere i propri diritti ed esercitarli, altrimenti questi colossi fanno orecchie da mercante, vi prendono per il naso e voi lavorate come schiavetti per far quadrare i loro porci bilanci. Questi, confidando nella paura (ignoranza) dell’abbonato a rimanere senza linea, provano ad addebitarti somme non dovute perchè sanno che c’è sempre qualcuno che ci casca come una pera e paga!!! Poi se non si vogliono avere scocciature (qualche ora di tempo…) e uno preferisce pagare, beh, fatti suoi!

  3. Ho attivato la promozione tim smart online. Ho effettuato come da clausule dellofferta la domiciliazione bancaria,ma e stata rifiutata,ho chiamato il 187 ma non mi hanno saputo dare la motivazione del rigetto.Ho effettuato altri 4 tentativi di domiciliazione sia recandosi direttamente in banca sia con l’applicazione mi tim fisso,ma senza successo.Dopo tante telefonate al 187 ho ricevuto una email da telecom dicendomi di effettuare la dominiziazione danari usando il modulo SEPA. FATTO CIÒ la mia richiesta di domiciliazione è stata accettata,Peccato che i termini previsti per lo sconto erano abbondantemente trascorsi.Ho l’impressione se non il sospetto che questa sia una pratica utilizzata da telecom italia spa per non effettuare gli sconti previsti dall’offerta pubblicizzata.

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