Cookie Law è l’itaGlianata obbligatoria da oggi.

Si sperava in un ravvedimento dell’ultimo minuto o una proroga, ma il provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali va avanti.

Blocca il cookie

Antonio Giuseppe Soro, classe ’48 e laureato in medicina e chirurgia e primario ospedaliero in dermatologia, piuttosto che rivolgersi a professionisti del settore o più semplicemente prendere esempio dall’applicazione della direttiva europea 2009/136 in altri paesi, l’8 maggio 2014 con l’obbiettivo dichiarato: “arginare la diffusione dei cosiddetti cookie di profilazione e dei relativi rischi per la privacy degli utenti” ha generato la solita “normativa all’italiana”.

Avete capito bene: Una persona di quasi 70 anni, dermatologo legifera su codici da implementare nelle pagine web. Io da domani apro una clinica privata e prescriverò farmaci per l’impetigine bollosa.

Non intendo dilungarmi sull’argomento perché vi sono già molti altri blog che ne trattano, ma di fatto la situazione è la seguente:
Qualsiasi sito internet, blog che fa uso di cookie di profilazione, statistiche, Google Analytics, AdSense, Criteo, pulsanti Social, video Youtube, Vimeo, Dailymotion incorporati, etc. deve adempiere alla Cookie Law.

Deve essere implementato un fastidioso banner informativo, un pulsante per attivare o meno i cookie (vorrei tanto che il dermatologo venga a implementare un simile codice nel mio blog).
Quando, a causa di questo provvedimento tutti i siti avranno questa dicitura in bella vista, questa farà la fine della scritta “il fumo uccide” sui pacchetti delle sigarette: siamo talmente assuefatti da tale dicitura che in pochi la notano ancora.
Di fatto, piuttosto che fare informazione, investire in spot pubblicitari, programmi educativi, si è deciso di danneggiare i blogger, proprietari di siti internet, negozi online, etc.

La parte più complessa, oltre al valutare se si è esenti o meno, è l’implementazione di un codice capace di bloccare ogni Cookie (quindi social networks, video integrati, etc.) finché l’utente non accetta le condizioni.

Probabile retroscena dell’8 maggio 2014:
<<Dottore, l’unione europea ci impone di legiferare in merito all’annosa questione del cookie durante la navigazione!>>
<<Dobbiamo trovare un modo per penalizzare inutilmente i gestori e possessori di siti internet italiani in modo da danneggiarli economicamente, creare molta confusione ed aumentare il divario tra Italia e resto del mondo>>
<<Scriviamo delle parole a caso, chissà che ne viene fuori una normativa!>> (video trapelato disponibile)
<<Bravissimo. Mettiamoci però anche delle sanzioni! Aspetta che…
10 X=int((10000 * rnd) + 1)
20 Y=int((36000 * rnd) + 1)
30 PRINT “SANZIONI DA “,X, “A “, Y,” EURO”
RUN

SANZIONI DA 6000 A 36000 EURO !!!>>

Firmate la petizione e condividete

Sia chiaro: la privacy online è un argomento estremamente importante ed è necessario che lo stato imponga delle regole a tutela degli utenti.
Ma in questa modalità, i provvedimenti sono difficili da interpretare ed è difficile da metterli in atto.
Va assolutamente semplificata! Andate quindi sul sito bloccailcookie.org e firmate anche voi la petizione per permettere tutti di adempiere ai provvedimenti richiesti.
Condividete questo articolo sui seguenti social network o tramite posta elettronica:

Facebook Twitter Google LinkedIn Email

Ora potete tornare immediatamente a:
caricare fotografie che integrano informazioni di latitudine\longitudine;
“taggarvi” nelle foto dei vostri amici per mostrare a tutti orari e posizione;
cambiare il vostro stato con qualche informazione personale;
cliccare su “mi piace” su una serie di prodotti a caso che compaiono nella vostra bacheca di Facebook;
postare fotografie di persone che non vi hanno dato il consegno e di tutti i vostri famigliari minorenni.

Potete rimanere incoscienti, ignoranti e rilassati: alla sicurezza della vostra privacy ci pensa il dermatologo.

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